Obbiettivo raggiungere gli 0 K

Temperature dell’ordine dei 2 ¸ 3 K erano richieste per eseguire esperimenti riguardanti la superconduttività prima della scoperta dei cosiddetti superconduttori a temperatura elevata e sono tuttora impiegate nello studio del confinamento dei plasmi .
 



ESERCIZIO

Si vuole asportare da un serbatoio alla temperatura TMIN un certa quantità di calore Q2 tramite una macchina frigorifera semplice

Vogliamo sapere quale è il costo per estrarre dal serbatoio alla temperatura TMIN = 0,001K la quantità di calore Q2 pari ad 1 kJ

IL COSTO ENERGETICO CEN E’


 
 

Risoluzione......

Calcoleremo il costo MINIMO tramite l’uso della macchina di Carnot. Chiaramente il costo REALE sarà sensibilmente più alto poiché le macchine reali non sono di Carnot.

Sappiamo che il Coefficiente Economico emax è dato da


 
 

NOTA BENE :

Il numero tra parentesi è molto piccolo, ma in questo caso è IMPORTANTE NON APPROSSIMARE altrimenti viene perso tutto il senso fisico del risultato

Per il primo principio, poiché non c’è stata variazione di energia interna,

Essendo

Q2 = 1 kJ

sostituendo ricavo L

à L = 1 kJ × 292'999,0243 = 293'000 kJ

Il costo energetico CEN è riportato in £ / (kWh) e dobbiamo convertirlo in £ / kJ per essere coerenti con Sistema Internazionale

1 kW/h = 3600 kJ

Il costo totale CTOT richiesto per estrarre la quantità di calore Q2 è

CTOT = CEN × L

à CTOT = 293'000 × 0,4167 = 12'208 £


PROBLEMI DI LAVORO MASSIMO


Sono una tipologia di problemi in cui viene richiesto, dato un certo sistema, di stabilire quale sia il massimo lavoro ottenibile dal sistema stesso.

Risolveremo un esercizio in due metodi diversi. Il primo metodo è fatto ad hoc per il problema dato, il secondo invece è del tutto generale e si avvale di alcune considerazioni derivanti dal secondo principio della termodinamica.
 
 

ESERCIZIO


Quale è il massimo lavoro ottenibile da 1 m3 di H2O inizialmente alla temperatura T1=100°C e mantenuta a V costante ?. Si supponga To=20°C

Consideriamo una macchina termica collegata al serbatoio

La macchina non può essere SEMPLICE dato che la temperatura del serbatoio non è costante.

Quindi NON E’ LA MACCHINA DI CARNOT A FORNIRE IL MASSIMO LAVORO.



METODO 1


La trasformazione avviene a V = cost per qui il calore scambiato dal serbatoio sarà

dQ = CvdT , cioè una retta nel piano (T,Q) .

La macchina potrà funzionare fintanto che la temperatura dell’H2O nel serbatoio è maggiore di T0 (altrimenti violiamo il principio 0 della termodinamica) .

Ci si accorge subito, guardando il grafico, che prendendo due temperature di funzionamento TC e T0 FISSE , si ha un calore scambiato QC ben inferiore al massimo calore scambiato disponibile QMAX.

Inoltre, poiché

si vede che il lavoro svolto non è quello massimo e buona parte dell’energia disponibile non viene convertita in lavoro.

Si può realizzare il lavoro massimo tramite una macchina che NON LAVORA con due temperature fissate ma che segue caratteristica Q( T ) sul piano (T,Q )

Per fare ciò immaginiamo di prendere una serie di macchine termiche reversibili,operanti in modo tale da asportare il calore dall’H2O alle varie temperature scaricando verso il serbatoio alla temperatura To una quantità di calore dQ infinitesima.
 

Il lavoro dlMAX per unità di massa è

Integrando tra le temperature T1 e T0

Il calore specifico dell’H2O è

CV = 4,187 

Sostituendo i dati in (1) ricavo

lMAX = 4,187·(100-20)·293· 4,187 ln (373/293) =38,806 kJ/kg

Infine il lavoro LMAX ottenuto da 1 m3 di H2O è

LMAX = lMAX ×MH2O (2)

La densità dell’H2O è

rH2O = 1000 kg/m3 è MH2O = 1000 kg

sostituendo in (2)

LMAX = 38,806 × 1000 = 38’806 kJ

Calcoliamo anche il Coefficiente Economico emax di questa macchina .

La quantità di calore QMAX che può essere trasformata in lavoro è data dall’area sottesa dal grafico cioè

QMAX = CV(T1-T0) = 4.187× (100-20) = 334,960 kJ = ETOT

da cui si ricava un coefficiente economico emax pari a

Il lavoro LMAX corrisponde alla quota di ETOT convertita in EXERGIA . Tutta la restante parte è ANERGIA
 
 


 
 

METODO 2


Consideriamo l’universo costituito dal nostro sistema.

Per il teorema di Carnot il massimo lavoro si ha in corrispondenza di

DSu=0

La variazione di entropia è data dalla variazione di 3 contributi

DSU= DSBIDONE+DSMACCHINA+DSSERBATOIO (1)

Il contributo derivante dalla macchina è nullo poiché ciclica e REVERSIBILE per cui

DSMACCHINA = 0

La variazione di entropia del serbatoio

Per il bidone possiamo scrivere

lungo un qualunque cammino reversibile

Essendo la trasformazione a V=COST à dQ = CVdT da cui segue

Mettendo insieme i risultati otteniamo


Ovviamente è la stessa espressione che abbiamo calcolato col metodo visto prima. Moltiplicando poi per MH2O arriviamo allo stesso risultato
 



VALUTAZIONE DEL COSTO ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO




Vogliamo mantenere una casa alla temperatura di 20°C . Per fare ciò immettiamo nella casa una POTENZA 1=10000 W che è pari alla potenza che viene dispersa QD


Supponiamo inoltre che T0 dell’ambiente esterno sia -5°C

Abbiamo a disposizione due metodi per riscaldare la casa e vogliamo sapere quale dei due è il più efficiente dal punto di vista economico
 


 

 

Sicuramente la più vantaggiosa è la seconda poiché

quindi mi serve tanta potenza quanta ne dissipo
 

à PEL=Q1×e =10000×0.088334=853.24 W

Un bel risparmio !!!!

Non abbiamo però considerato che ci serve dell’energia elettrica per far funzionare la pompa di calore. Questa deve essere prodotta da qualcuno e quindi dobbiamo considerare la quantità di energia necessaria a produrre la PEL richiesta.

Supponiamo di produrre la potenza PEL necessaria tramite un macchina termica ciclica che lavora alle temperature T1=100°C e T0= -5°C

il coefficiente economico della macchina termica e2 è

A noi serve una potenza PEL = 853,24 W . Dobbiamo estrarre dal serbatoio una Q100 pari a

Q100 = e2·Pel=0,2815·853,24=3031 W

sicuramente superiore agli 853,24 W precendenti ma ancora inferiore a quella richiesta dalla resistenza elettrica


SFRUTTAMENTO INTELLIGENTE DELLE RISORSE



Un sistema molto efficiente ed atto ad uno sfruttamento intelligente delle risorse è quello che è stato fatto a BRESCIA . E’ stata costruita una centrale termo-elettrica il cui scopo primario è quello di produrre ACQUA CALDA per tutta la città.

In questo modo gli abitanti non hanno nessun bisogno di utilizzare preziosa EXERGIA prodotta dalla combustione del metano per scaldare l’H2O ed inoltre hanno anche un risparmio nel riscaldamento poiché l’H2O calda circola già nelle case e nei termosioni senza bisogno ( teoricamente ) di ulteriori mezzi per il riscaldamento.

Oltre a ciò la centrale produce energia elettrica che può essere venduta ad altri enti, se in quantità rilevante, oppure utilizzata per altri scopi all’interno della città .

Facciamo una schema e proviamo a vedere come si comporta questo sistema



Supponiamo che l’H2O di scarto sia alla temperatura di 60°C e che la temperatura all’interno delle caldaie sia circa 600 °C.

Questo fa si che il coefficiente economico e3 della centrale sarà molto alto

Per comodità di scrittura indicheremo le poteze omettendo il puntino

La potenza ricavata dalla combustione sarà

Q600=PEL+Q600 dove Q100 è la potenza che mi serve per scaldare la casa

La PEL= e3·Q600 da cui ricaviamo che

Q600 = e3·Q600·Q100è Q600 = Q100/(1-e3) =10000/1-0,618 = 26178 W

per produrre 10000 W ne devo bruciare 26178 W . Sembra poco efficiente ma non ho considerato che questi 10000 sono ANERGIA e che inoltre ho anche prodotto una POTENTA ELETTRICA

PEL=e3·Q600 =0,618·26178 = 16178 W

che posso riutilizzare ad altri scopi .

Questo è sicuramente un buon sistema perché riutilizzo tutta la ANERGIA che di solito viene smaltita come elemento di rifiuto