Con il termine fisica
tecnica si vuole intendere l’unione tra una scienza esatta, la fisica, e
una qual cosa che scienza non è: la tecnica.
La scienza impone una
conoscenza esatta e ragionata che deriva dallo studio, dall’esperienza,
dall’osservazione. Per contro nella tecnica niente è esatto e l’approccio nel
risolvere i problemi che si presentano nel mondo reale è prevalentemente di
tipo intuitivo.
Potremo allora pensare
alla fisica e alla tecnica come due livelli distinti: il mondo reale in cui
risiede la tecnica e quello più astratto in cui si trova la fisica.
Figura 1
I problemi pratici che si
presentano nel mondo reale, solitamente possono essere risolti restando in
quest’ambito; ma, in certi casi, sfruttare le conoscenze a disposizione nel
mondo della fisica permette di semplificare e velocizzare il procedimento di
risoluzione.
La risoluzione del
problema consiste quindi nel passare dal mondo reale a quello della fisica e
poi ridiscendere, come indicato in figura 1.
Il passaggio dal mondo
reale a quello della fisica si definisce astrazione, che consiste nella
definizione delle variabili del problema alle quali dovrebbero corrispondere
altrettante grandezze fisiche. L’unico modo per definire queste variabili è di
eseguire una misura della grandezza che c’interessa.
Purtroppo non tutte le
grandezze sono misurabili, ben inteso che con misurazione s’intende una
procedura normalizzata e ben definita. Infatti, misurare la stessa grandezza
con metodologie diverse o in diverse condizioni non può portare ad un risultato
unico ed attendibile (fatte le dovute considerazioni sugli errori ed
approssimazioni).
Ancora oggi ci sono
grandezze di cui non esiste una misura normalizzata e che quindi non sono
misurabili, per esempio il colore, il gusto, l’odore.
Una volta eseguita la
misura, quando questa è possibile, si può rappresentare come segue: