Notes
Slide Show
Outline
1
Array di microfoni per registrazioni musicali in formato 5.1 Surround ed Ambisonics
  • Angelo Farina, Paolo Martignon,
  • Enrico Armelloni, Andrea Capra
  • Dip. Ing. Industriale, Università di Parma


2
Metodo tradizionale
(registrazioni mono “panned”)
  • Ciascuna traccia mono registrata rappresenta una sorgente in una diversa posizione, che viene posizionata mediante una appropriata legge di “panning” multicanale
3
Leggi di “panning”
  • Si è visto sin dagli albori che non conviene posizionare le tracce mono sui singoli canali del surround in modo discreto, ma che conviene utilizzare appropriate leggi di “panning” in modo da alimentare sempre piu’ di un altoparlante per volta
4
Leggi di “panning”
  • Un modo alternativo per visualizzare le leggi di panning consiste nell’ipotizzare l’esistenza di 5 microfoni virtuali con opportuni “pattern” di direttività
5
Array “discreti” di microfoni
  • Sono stati proposti svariati standard di posizionamento di 5 microfoni discreti con opportuna caratteristica direttiva
6
Array discreti di microfoni
  • In un sistema discreto, il segnale di ogni singolo microfono va ad alimentare un singolo altoparlante


7
Array “discreti” di microfoni
  • Williams MMA
8
Array discreti di microfoni
  • Perchè hanno avuto ben poco successo?
  • Perchè consentono poco controllo in fase di registrazione
  • Forniscono un angolo di ripresa fissato, a meno che siano realizzati con una struttura snodata, peraltro difficile da regolare sul campo
  • Non consentono facilmente di mixare i segnali provenienti da tracce mono registrate a breve distanza dalla sorgente (ad esempio voci dei cantanti, strumenti singoli, etc.)
  • I pattern direttivi degli usuali microfoni per riprese stereo (cardioidi, ipercardioidi) non corrispondono all’esigenza di avere una legge di “panning” omogenea rispetto alla geometria non regolare del layout degli altoparlanti di un sistema surround 5.1


9
Array microfonici avanzati
  • I segnali di N microfoni xi, vengono mixati e processati, producendo M segnali yj
  • Qualunque sia la tecnica di processamento impiegata, i segnali in uscita sono esprimibili come:
10
Possibili tipi di segnali in uscita
11
Tecniche di processamento tradizionali
  • I filtri numerici hij sono calcolati per via teorica, risolvendo le complesse equazioni del campo acustico, ed assumendo che i microfoni abbiano un comportamento ideale e siano tutti identici
  • Volendo rimuovere l’ultima restrizione, si puo’ aggiungere un filtro compensatore della sensibilità e della risposta in frequenza di ciascun trasduttore
12
Nuova tecnica di processamento
  • Nessuna teoria: i filtri hij sono ricavati direttamente da una serie di misurazioni di risposta all’impulso, mediante una tecnica ai minimi quadrati
  • In pratica, si crea un sistema di equazioni lineari, impiegando come coefficienti i valori misurati delle risposte dei singoli microfoni.
  • I risultati ottenuti sono pertanto “massimamente simili” a quelli voluti
  • Questo metodo porta automaticamente a compensare anche per le differenze fra i trasduttori e per gli artefatti di origine acustica (schermature, diffrazioni, riflessioni, etc.)
13
Esempio: focalizzazione su una sorgente puntiforme
14
Esempio: focalizzazione su una sorgente puntiforme
15
Esempio: focalizzazione su una sorgente puntiforme
16
Inversione ai minimi quadrati
  • Il metodo dei minimi quadrati consente di determinare i valori dei filtri hik.
  • Si definisce un “errore quadrato totale” etot come:



17
Limiti operativi
  • Basse frequenze: lunghezza d’onda molto più grande dell’array - l’approccio locale fornisce una risoluzione molto modesta - l’approccio globale ha problemi di convergenza numerica dovuti al fatto che tutti - segnali sono molto simili.


  • Medie frequenze: lunghezza d’onda confrontabile con le dimensioni dell’array - l’approccio locale dà luogo a deboli lobi parassiti - l’aproccio globale funziona perfettamente, eliminando i lobi parassti e fornendo un lobo principale stretto e coerente.


  • Alte frequenze: la lunghezza d’onda diviene confrontabile con la spaziatura fra i microfoni - errore di aliasing spaziale – la disposizione causale dei microfoni consente all’approccio locale di fornire ancora una risoluzione accettabile, ma rende di nuovo numericamente instabiule la soluzione con l’approccio globale


18
Array lineare a spaziatura variabile
19
Calibrazione dell’array lineare
20
Curve di direttività dell’array lineare
21
Utilizzo dell’array lineare
22
Utilizzo dell’array lineare
23
Mappature di prova (pannello con altoparlantino)
24
Mappature effettive su tavola di legno armonico
25
Array planare (“acoustic camera”)
26
Confronto fra array randomizzato ed array circolare regolare
27
Confronto fra array randomizzato ed array circolare regolare
28
Approccio locale - Approccio globale
29
Localizzazione sorgenti di rumore
30
Applicazione all’aperto
31
Il futuro: funzionalità in realtime
32
“X-volver” VST plugin
33
Array 2D per surround
  • La Trinnov produce un sistema ad array orizzontale per registrazioni “surround”
34
Array tridimensionali
  • Il primo sistema di misura ad array tetraedrico tridimensionale è stato il microfono Soundfield
35
Array tridimensionali
  • Ora sono disponibili anche array tetraedrici alternativi (Trinnov, DPA) con processamento digitale dei segnali
36
Misura delle risposte all’impulso del DPA-4
37
Calcolo dei filtri inversi
  • Sonor ichiesti in totale 16 filtri inversi
    (4 inputs, 4 outputs)
  • Per ciascuna delle 84 misure effettuate è possibile definire una risposta ideale dell’array, corrispondente alle direttività di ordine 0 ed 1 (W,X,Y,Z)
  • Si possono dunque porre 84x4=336 condizioni:
38
Implementazione realtime
39
Confronto fra 3 diversi sistemi
  • 2 crossed Neumann K-140 were compared with a pair of virtual cardioids derived from B-format signals, recorded either with a Soundfield ST-250 and with the new DPA-4
40
Sound samples
  • The new DPA-4 outperforms the Soundfield in terms of stereo separation and frequency response, and is indistinguishable from the “reference” Neumann cardioids
41
Array tridimensionali di ordine elevato
  • La Trinnov ha sviluppato un array 3D costituito da 24 capsule a spaziatura pseudocasuale
42
Risposte direttive del 3° ordine
43
Utilizzo dei segnali armonici sferici
  • E’ possibile sintetizzare un numero arbitrario di microfoni, con direttività ed orientazione scelti a piacimento
44
Visual Virtual Microphone
45
Ambisonics Decoders
  • Un decoder Ambisonics è semplicemente un array di microfoni virtuali, ciascuno dei quali alimenta un altoparlante
46
Programmi Host VST multicanale
  • I programmi utilizzabili come host multicanale (sino a 32 canali) sono plogue Bidule, AudioMulch e Max/MSP
47
Audio Mulch
48
High Order Ambisonics (HOA)
  • Jerome Daniel (France Telecom) ha sviluppato un decoder Ambisonics del 4° ordine!
49
High Order Ambisonics (HOA)
  • France Telecom dispone anche di array sferici a 32 capsule (4° ordine)
50
Conclusioni
  • Si possono facilmente realizzare array microfonici di ordine elevato per ottenere registrazioni surround ad alta definizione angolare
  • La tencica di filtraggio numerico sviluppata non richiede la soluzione di complesse teorie, ed essendo basata su misure sperimentali compensa automaticamente le imperfezioni dei microfoni
  • L’implementazione della tecnica di filtraggio richiede semplicemente di effettuare un adeguato numero di convoluzioni
  • A tal fine è stato sviluppato il plugin VST multiconvolutore X-volver
51
Sviluppi futuri
  • E’ in corso di assemblaggio un array tridimensionale randomizzato costituito da 24 microfoni di alta qualità (B&K 4188)