1
|
- Lorenzo Rizzi1, Angelo Farina2, Paolo Galaverna3,
Andrea Rosati3, Paolo Martignon1, Lorenzo Conti1
- 1 LAE - Laboratorio di Acustica ed
Elettroacustica, Parma, Italy (rizzi@laegroup.org );
- 2 Dipartimento di Ingegneria Industriale, Universit� di
Parma, Italy� farina@unipr.it
- 3 Genesis Acoustic Workshop, Parma, Italy (p.galaverna@genesis-aw.com
; a.rosati@genesis-aw.com )
|
2
|
- L�energia sonora incidente su qualsiasi superficie pu� essere suddivisa
in prima approssimazione in tre componenti:
- Una parte sar� apparentemente assorbita dal materiale (convertita in
calore e trasmessa al di l� del materiale);
- Una parte sar� riflessa in direzione speculare (come descritto da Snell
nella legge dell� ottica);
- Una parte sar� riflessa in modo diffuso (ovvero in tutte le direzioni).
|
3
|
|
4
|
- Negli anni �90 ci fu il maggior impegno di approfondimento e sintesi per
la caratterizzazione del fenomeno di scatter:
- Il modello appena descritto � stato approfondito da Voerlander ed �
sfociato nel metodo descritto dalla ISO 17497-1;
- Un secondo metodo di studiare il fenomeno analizza la distribuzione
spaziale dell�onda riflessa (Cox e D�Antonio) ed � stato codificato nel
documento AES 4id-2001 (in via di traduzione nella ISO 17497-2);
- Un team dell�universit� di Parma ha studiato i fenomeni con tecniche
innovative e originali per l�epoca tra il �99 e il 2000.
|
5
|
- Il sistema di osservazione prevedeva in primis l�utilizzo di un array
microfonico sintetico (un singolo microfono trascinato su una linea
retta a intervalli costanti), con il pannello appeso per aria in un
ambiente di grande volume.
- Il sistema di analisi applicava la tecnica denominata Wave Field
Analysis (De Vries et al.) : ci� ha permesso di vedere in dettaglio la
natura delle onde riflesse.
|
6
|
- Nel 2005 si � ripreso il filo degli studi precedenti e si � deciso di
applicare e studiare la raccomandazione tecnica AES:
- Microfoni posti su una superficie riflettente in uno spazio di grandi
dimensioni per poter finestrare temporalmente la prima riflessione;
- Microfoni posti a semicerchio intorno ai pannelli per studiare la geometria
della riflessione.
|
7
|
|
8
|
- Si elaborano i livelli sonori presi dai singoli microfoni dell�array in
terze d�ottava e in ottave, ottenendo anche degli utili diagrammi polari
(p.e. un pannello piatto �illuminato� dalla direzione normale).
|
9
|
- Effettuate circa 340 misure a 24 canali in 2 campagne di misura;
- Usati sistemi di osservazione sperimentali per osservare gli effetti nel
campo vicino.
- 3 articoli scientifici presentati�
a convegni internazionali in 2 anni.
- Oggi si riassumono le innovazioni principali portate al sistema di
acquisizione ed elaborazione dei dati.
- Si descrivono infine i risultati e le osservazioni maggiormente degne di
nota e si consiglia di leggere i tre articoli e la bibliografia per
approfondimenti.
|
10
|
- Lo spazio scelto per le misure
- mostrava un tempo di riverbero
- lungo (T60 = 5.5 sec) e un rumore
- di fondo alto (Leq = 45 dB(A) )
|
11
|
- La tecnica WFA si � dimostrata ancora una volta un utile strumento di
osservazione e verifica;
- Modello dell�onda riflessa pone idealmente due sorgenti omnidirezionali
sui bordi del pannello;
- Ci� ha permesso l�ottimizzazione della finestratura temporale;
- Conferma di modelli fisici precedenti.
|
12
|
- Si � iniziato dallo studio dei singoli pannelli:
- �Conferma dei risultati degli
studi Parmensi del 1999-2000;
- �Pannello piatto di riferimento �
effettivamente sempre pi� speculare al crescere della frequenza;
- �Semicilindro � il pi� uniforme;
- �Pannello Galav2 da buoni
risultati, soprattutto se paragonato al QRD7.
|
13
|
- Si � continuato con lo studio di coppie di pannelli (per maggior
realismo di applicazione):
- �Conferma degli andamenti gi�
osservati per i singoli pannelli;
- �Pannello piatto di riferimento �
pi� speculare del caso singolo;
- �QRD7 ha un massimo alla frequenza
di disegno;
- �Pannello Galav2 da ottimi
risultati;
- �Pannello Galav1 ha un massimo a
bassa frequenza.
|
14
|
- L�analisi dei pannelli di riferimento (le schiene dei pannelli Galav) ha
permesso di individuare i due massimi a bassa e media frequenza e di
correlarli alle dimensioni geometriche degli stessi (in tabella).
- Il sistema di misura osserva quindi il fenomeno della diffrazione del
suono intorno ai pannelli.
- La diffrazione definisce lo scatter alle frequenze inferiori.
|
15
|
- Si � notata una vibrazione ad alta frequenza sui microfoni vicini alla
normale.
- L�analisi dello spettro mostrano una variazione di posizione in
frequenza in funzione dell�angolo di osservazione.
|
16
|
- Il comportamento di variabilit� angolo-frequenza misurato ha delle
analogie con il comportamento degli array di sorgenti.
- Si � creato un semplice modello bidimensionale di sorgenti sferiche
omnidirezionali emittenti ai tempi di incidenza sugli stessi.
|
17
|
- Si � ottenuta un� ottima corrispondenza tra la posizione dei massimi in
frequenza misurati (in tabella) e i risultati del modello appena
descritto (in figura).
|
18
|
- Esperienze di misure fatte in scala 1:1, pochi esperimenti simili nel
mondo;
- Utilizzo del sine sweep ha migliorato il sistema di misura;
- Applicazione del metodo WFA: utile per l�analisi dei dati e migliore
definizione dell�effetto di bordo;
- Diffrazione ben definita a bassa frequenza;
- Misure su diverse tipologie di pannelli ne hanno caratterizzato i
comportamenti come ben distinti (conferma della validit� del metodo);
- Modellizzazione della riflessione data da un pannello forato, apre a
studi successivi;
- Numerose osservazioni sono state raccolte e proposte alle commissioni
preposte per modificare i due standard di misura relativi al
coefficiente geometrico di diffusione (o di uniformit� di diffusione).
|