M
– LP – LG – Ed – ES – ER –
VS – U = R + C
Con:
M
= metabolismo
LP
= lavoro polmonare
LG
= lavoro muscolare
Ed = pelle asciutta
ES
= energia che si
scarica in pelle bagnata, sudore
ER = energia legata al vapore d’H2O emesso con la respirazione
VS = vapore sensibile ( aria espulsa più
calda di quella immessa)
U = energia di accumulo
R = potenza termica scambiata per
irraggiamento
C = potenza termica scambiata per conduzione
Unità metabolica standard = MET =
58.2 W / m2
L’uomo sveglio ma in condizione statica
immette nell’ambiente circa 120 W . Si possono avere
anche valori più elevati: in presenza di capacità
energetica, in piena attività fisica o mentale, anche solo parlando perché il
cervello si scalda. L’aumento del metabolismo si scarica all’esterno ( per
esempio si suda quando si fa un esame ).
Per smaltire l’aumento di produzione
interna di energia, si aumenta la temperatura corporea
e la respirazione. Quando il corpo sente caldo in eccesso
si copre di un film liquido, il sudore, così che evaporando esso consumi
energia.
WS
= Ed – ES
Percentuale
di pelle umida. Non è detto che WS debba
essere sistematicamente uguale a zero. Per esempio se c’è freddo possiamo
sudare lo stesso perché siamo troppo vestiti e il nostro corpo può far si che una parte sudi e un’altra no .
La termoregolazione è locale: per esempio possiamo avere i piedi più
freddi della testa.
Termine
di accumulo: capacità termica massima che l’organismo
può sopportare: ± 600 KJ.
Cioè questa è la quantità massima di energia che il corpo può
erogare senza entrare in deficit energetico.
Se l’organismo si trova in queste
situazioni di produzione massima di energia o di
deficit “spegne” la digestione, la circolazione sanguigna negli arti, riduce la
difesa immunitaria, interrompe cioè tutte le funzioni secondarie per cercare di
conservare gli organi interni e il cervello.
L’ipotalamo è il centro
regolatore di questi sensori.
Ci sono casi in cui esso può essere ingannato e perciò
l’organismo comincia a spegnersi anche se non ce n’è bisogno. Questo succede
per esempio quando una persona prende il sole ed è prossimo ai 600 KJ e
improvvisamente fa il bagno. Questo fa percepire all’ipotalamo un
raffreddamento istantaneo e un grande bisogno di
energia dunque comincia a bloccare gli organi secondari e può anche indurre un
blocco respiratorio. Questo si poteva evitare mettendosi una cuffia.
Ed
= ( PSC
– Pva ) r m
Con :
m = coefficiente di permanenza della pelle
PSC
= pressione di
saturazione alla temperatura corporea
Pva = pressione di vapore presente nell’aria
r
= unità di superficie
Lo scambio è proporzionale alla
pressione. Questa relazione mi da la quantità di
calore che si disperde attraverso la pelle.
Se PSC non è diverso da Pva non c’è il fenomeno
evaporativo.
Per risolvere l’equazione bisogna trovare
m che dipende dallo spessore della pelle, non essendo uguale per tutti gli si è
attribuito un valore medio.
Dalle
tabelle del vapor saturo:
PSC = 256 tS
– 3365 Pa
Con tS
= temperatura superficiale cutanea
Se Pva
³ PSC :
sudiamo ma il sudore non evapora, non ci raffredda. Ciò avviene quando c’è
molta umidità. Continuiamo a sudare e a perdere energia.
Se Pva
> PSC : in un clima secco il sudore
evapora, ci si raffredda e il centro regolatore non ci fa più sudare e perdere
energia.
Es = Ws
· KC ( PSC - Pva )
Con:
Ws = percentuale di pelle bagnata
KC = coefficiente di scambio
evaporativo
KC
= 16 w/m2Pa
In condizioni di vento ci raffreddiamo
più velocemente grazie all’aumento
di KC. La quantità di sudore sulla pelle si asciuga subito. KC
però non è facilmente calcolabile e non è lineare.
Volendo mettere assieme Es e Ed
troviamo un nuovo termine di diffusione:
Abbiamo riportato tutto formalmente ad
uno scambio diffusivo dove lo 0.06 mi riporta i termini al modo giusto. WS è un parametro di confort
decisivo.
La termoregolazione ha una base genetica,
dipende dal popolo. Per esempio negli Stati Uniti si usano molto gli
impianti di condizionamento regolati in molti modi diversi perché sono un
popolo nato dalla unione di popoli diversi. Al
contrario in Islanda il confort termico è molto compatto. Anche per noi in
Italia, che abbiamo origini diverse, il confort varia
da zona a zona.
Se WS >
20% i popoli nordici hanno caldo
Se
WS > 30-35% in
Italia è accettabile
ER = ρAV˙ · r ( XC – XA )
Con:
ER = quantità di vapore che se
ne va legata alla vaporizzazione polmonare
V˙ = volume ventilato in m3/s
ρA = R0 aria
ρA x V˙ = portata in
massa ventilata nell’unità di tempo
M = ρA x V˙ = Kg A /
s
XC = aria espirata satura con
titolo più alto
XA = aria aspirata (titolo)
M = 0.006 M (kg / m2h)
La precedente espressione può essere
scritta anche in un altro modo:
ER
= 0.3035 M · (PSC - Pva) w / m2
Dove M è il metabolismo
VS = M Cp (ti – ta
) = 0.00167 · m ( ti – ta )
VS = potenza dispersa per
calore sensibile all’aria.
ti è fissa e vale 36.5°
Le uniche variabili sotto il controllo
umano sono il metabolismo M e la frazione di pelle bagnata WS. Con
umidità, aria, ambiente, temperatura esterna si può avere o no la chiusura
dell’equazione.
R = a · б0 · F( Tp4 – TMR4 )
Con:
F = fattore di forno
TMR = temperatura media
radiante dei corpi che noi vediamo; temperatura media su tutte le cose che vedo
( ad esempio camino alza la media dell’aria e in proporzione coi
muri). Per misurare la TMR si usa il globometro
che consiste in una palla nera contenente un termometro.
Se TMR > T ambiente ciò è un
pregio
Se TMR < T ambiente
l’ambiente è umido, non confortevole.
In Italia in genere si valuta la
temperatura ambiente, dell’aria, più che la TMR.
a = coefficiente di assorbimento, che è
tanto più grande quanto più nero è il corpo. Se il corpo è nero a vale 1, se il corpo è a specchio o di metallo lucidato a =
0. Normalmente la pelle ha un coefficiente di assorbimento
a = 0.8.
б0 = 5.76 · 10-8 w / m2 K4 costante di Stefen Boltzan
F = è sempre minore di 1, che nel caso
del corpo umano coincide con fcl ( parte
di corpo non vestita).
R = 3.9 · 10-8
· fcl [ ( tCL + 273 )4 – ( T MR + 273
)4 ]
Con: tCL = temperatura esterna dei
vestiti
In un corpo nudo fcl
= 1
In un corpo vestito fcl
= 0.05
( non vale mai 0, faccia e mani restano
scoperti)
La pelle nuda scambia per convezione
direttamente. Un corpo coperto con vestiti inizialmente scambia calore per
convezione. La resistenza termica del corpo dipende dai vestiti.
Figura 1: corpo parzialmente coperto di
vestiti che scambia calore con l’ambiente
( VA – VB ) = R· i
Dal punto di vista termico:
TA – TB = RT
· I I =
TA – TB / RT
Giacca + camicia + pantaloni = tenuta standard
RT
standard = 1 CLO = 0.155 m2 K / W
CLO = standard di vestimento
Figura 2: corpo interamente coperto di vestiti
Tabella tratta da “Elementi di bionergetica” Cocchi
con:
tS = temperatura superficiale del corpo (
°C )
tcl = temperatura superficiale esterna degli
abiti ( °C )
fcl = superficie esterna
vestiti / superficie interna corpo nudo
Scambio termoconvettivo
= C
Scambio termoradiante
= R